L'ambizione condivisa dai promotori - Oppidea e Toulouse Métropole - nella dinamica di una forte volontà politica e secondo le riflessioni dell'Agenda 21 della città di Balma, è quella di creare, lontano da un quartiere vetrina che mostra le sue prestazioni ambientali, un vero e proprio modello in termini di governance e trasversalità nella metodologia del progetto, tanto in termini di mix e collegamento sociale quanto in termini di equilibrio economico e questioni ecologiche, sensibilizzando il grande pubblico alle pratiche relative allo sviluppo sostenibile. Oltre al desiderio di incoraggiare e sviluppare la ricerca e l'innovazione a tutti i livelli, l'obiettivo è quello di incoraggiare gli abitanti al cambiamento, per renderli consapevoli dell'ambiente quotidianamente.
Il progetto si sviluppa intorno a una piazza interna nel cuore dell'isolato per creare uno spazio di condivisione; gli anziani possono trovarsi in un luogo intermedio, tra lo spazio privato e quello pubblico. Le facciate e le aree comuni sono progettate come spazi di respiro. L'edificio si sviluppa sulla base di un quadrato, uno dei cui vertici rimane aperto, permettendo al giardino di uscire dal suo recinto. Una serie di pannelli sulla facciata offre spazi esterni sfalsati, il che dà all'edificio uno status nobile che lo stabilisce come un'entità urbana, superando così la visione di una relazione edilizia.