La città di Tolosa non è la sede del TGV ma della società europea Airbus. Eppure Tolosa e la sua regione accolgono quasi 10.000 nuovi abitanti all'anno. Questi semplici fatti hanno conseguenze sul traffico aeroportuale, che è in costante evoluzione, e al quale l'aeroporto di Tolosa-Blagnac deve adattarsi. Il concetto è quindi quello di creare un'estensione sotto forma di plug-in nodo, che è anche un possibile collegamento futuro per le prossimi estensioni.
L'ampliamento dell'aeroporto di Tolosa-Blagnac comporta una ridistribuzione delle aree di vendita situate tra le aree di controllo e la zona d'imbarco. Il lavoro consiste nel creare una visione diversa della serie di negozi e uno spazio comune dedicato alla presentazione dei prodotti emblematici della città.
L'estensione sulla base del plug-in nodale è una vera sfida tecnica. Estendere un aeroporto significa intraprendere un'organizzazione che prevede possibili evoluzioni. Il progetto propone quindi la rimozione di un muro per mantenere la continuità nella disposizione spaziale, ed è da questo principio di spina che l'edificio prende forma. La struttura portante in legno, facilmente estendibile, rende possibile una futura trasformazione dell'aeroporto. La linearità ad arco, inscritta intorno alle piste degli edifici vecchi o futuri, permette di mantenere intatta la circolazione dei passeggeri, le diverse zone e le loro funzionalità, di sicurezza e tecniche; allo stesso modo in cui i nuovi moli si articolano con le piste e il legame con lo spazio aeroportuale. Il sito risponde così a diversi problemi: difficoltà tecniche, flusso di passeggeri, varie zone con funzioni diverse, pur avendo senso attraverso la precisione dei loro collegamenti architettonici, concepiti in una logica globale.