Design & Architecture


Duffau &Associé·e·s
Nathalie Bruyère & Pierre Duffau
9 bis, rue de la Colombette
F – 31000 Toulouse
Tél. +33 (0)5 61 32 64 09



Relazioni stampa / Note legali e crediti




Duffau &Associé·e·s
Nathalie Bruyère & Pierre Duffau
9 bis, rue de la Colombette
F – 31000 Toulouse
Tél. +33 (0)5 61 32 64 09



Relazioni stampa / Note legali e crediti


Oggi, un certo design è strumentalizzato da gruppi industriali che lo mettono al centro delle loro strategie di comunicazione. La qualità del materiale, l'estetica delle forme e la bellezza degli oggetti sono lodati. Ma che dire delle condizioni di produzione di questi oggetti?

Essere un designer è confrontarsi con scelte di politiche di progettazione, produzione e responsabilità, più specificamente nel campo dell'ambiente di vita, il territorio naturale del design. I moduli creati sono il risultato visibile di una doppia condizione economica: progettare e costruire uno spazio vitale per tutti, per un'esistenza dignitosa basata su un acquisto di 5000€ del modulo. 5000€ provengono dal prezzo assegnato per l'intera produzione. L'osservazione oggettiva è che questo è il prezzo richiesto per acquisire un metro quadrato in un programma immobiliare costruito in un pregiato quartiere storico della città. Per chi è? Questa domanda rimane senza risposta. Questi habitat distopici sollevano la questione della complicità che può esistere tra i designer e le modalità estreme della produzione industriale di abitazioni. Distopici, perché pongono il corpo come uno strumento di produzione conservato dopo l'uso, a immagine dello slogan esposto in certi laboratori: "Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto". Questi moduli sono pensati come un'unità di misura dell'abitabilità e una scala di produzione. Ripetuti, accumulati, riprodotti e perfettamente identici, sono una fredda risposta all'uso funzionale dell'individuo contenuto in un'organizzazione sociale che, attraverso la costrizione, avrebbe la tentazione di controllarlo nella totalità dei suoi atti, anche i più intimi. Questi moduli sono pensati per sfidarci, per metterci in guardia. Di fronte a una società speculativa che, nella sua accelerazione centrifuga, respinge un numero sempre maggiore di noi ai margini dell'esistenza, questi moduli danno una visione indubbiamente estrema, come un avvertimento. Perché sotto l'oggetto "bello e buono" può nascondersi lo spettro truce della violenza contro gli uomini. D'altra parte, il design sarà portatore di un nuovo umanesimo e parteciperà come qualsiasi altro attore alla costruzione della città degli uomini?

Questi moduli abitativi sono stati progettati con gli studenti di Nathalie Bruyère & Manuel Valentin all'isdaT: Benoît Cailliet, Camille Platevoet e Cheng Long Zhao.
Mostra: Appartamento 5000€
Luogo: Espace Croix Baragnon, Alain Lacroix, Françoise Lacoste e Elodie Sourrouil.
Produzione: Ateliers ville de Toulouse
Data: giugno 2011