Design & Architecture


Duffau &Associé·e·s
Nathalie Bruyère & Pierre Duffau
9 bis, rue de la Colombette
F – 31000 Toulouse
Tél. +33 (0)5 61 32 64 09



Relazioni stampa / Note legali e crediti




Duffau &Associé·e·s
Nathalie Bruyère & Pierre Duffau
9 bis, rue de la Colombette
F – 31000 Toulouse
Tél. +33 (0)5 61 32 64 09



Relazioni stampa / Note legali e crediti


Il quartiere Tucard è un'operazione globale di 1.300 unità abitative e 11.000 m² di spazio commerciale, che trascrive il desiderio di urbanizzare nuovi quartieri con una chiara preoccupazione per un equilibrio tra qualità ambientale e residenziale. La proposta sottolinea l'importanza degli spazi verdi e naturali nella prospettiva di sviluppare modalità abitative intermedie diversificate, con una centralità del blocco sviluppato in uno spazio pubblico intermedio di grande qualità, ospitando sia attività economiche, attrezzature e giardini condivisi.

Direzione del progetto Duffau &Associé·e·s
Ufficio d'ingegneria Architecture et Paysage + Egis
Titolare del progetto Bnp Paribas
Missione Completa
Importo del progetto 5 000 000 €
Marchio Edificio a bassa energia + Cref - 50%
Superficie 4 800 m²

L'architettura è completamente integrata nel sito, nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio, nell'ottica di sviluppare spazi condivisi. Il paesaggio del blocco centrale è scritto proprio in accordo con questa necessaria organizzazione tra spazi privati e pubblici. La transizione tra la facciata sul lato di rue de la Traverse e le facciate interne diventa più fluida grazie al gioco delle viste sul paesaggio. La disposizione degli edifici, che segue la pendenza del terreno, così come il doppio orientamento degli appartamenti offrono una moltitudine di spazi privati aperti all'esterno. Infatti, gli edifici sono come dotati di una doppia pelle e di una possibilità di estensione degli spazi privati verso lo spazio pubblico. Il progetto consiste nel proporre una ricomposizione commerciale dell'alloggio, nel senso che il sistema costruttivo permette di modificare le superfici. Questo processo permette di modulare il numero di abitazioni e la loro superficie, senza indurre alcun impatto sulle facciate. L'obiettivo è quello di attuare il principio della variabilità superficiale e spaziale.
Il giardino condiviso come cuore del blocco si prende cura dell'ambiente e promuove le relazioni sociali attraverso un approccio basato sul "care design". Il primo contributo si basa sul percorso creato al centro del giardino condiviso con riserve d'acqua naturali (fossato), un percorso paesaggistico costruito come un terzo paesaggio; il secondo è strutturato attraverso la centralità, cristallizzata da un'isola verde nel cuore della quale gli utenti interagiscono, strofinandosi e costruendo così un'etica del vivere insieme; la terza componente ha come orizzonte l'innovazione: il materiale in legno delle facciate permette una ventilazione naturale, oltre a migliorare la termica. Il terzo aspetto è l'innovazione: il materiale in legno delle facciate permette una ventilazione naturale, così come migliora la temperatura. Il tutto crea un'isola decisamente innovativa.