Design & Architecture


Duffau &Associé·e·s
Nathalie Bruyère & Pierre Duffau
9 bis, rue de la Colombette
F – 31000 Toulouse
Tél. +33 (0)5 61 32 64 09



Relazioni stampa / Note legali e crediti




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Come può il design... Proporre nuove immaginazioni? Accompagnare la loro realizzazione? O anche contribuire alla co-costruzione di un futuro desiderato da cittadini responsabili? In breve, come può aiutare a riparare la democrazia mentre si prende cura di Gaia?
Mostra: Déjà Vue, il design nella vita quotidiana.
Curatore: Imke Plinta
Direttore del MAMC+: Aurélie Voltz
MAMC+ Direttore scientifico: Alexandre Quoi
Posizione: Museo MAMC+, Saint Etienne
Data: da gennaio ad agosto 2021
Partecipazione : Ultra Ordinaire (Enze Dong et Siyu Cao) e lo Studio Les Communs (Nathalie Bruyère et Jean-Marc Evezard) Laureati : Mathilde Grandchamp, Enze Dong (Illustrazione). Studenti : Jocelin Maurel, Emy Parra-Marquez, Charlotte Kouadio, Florent Barthe (stampa ceramica 3d a https://8fablab. fr/ testo: 8fablab) Laura Peruggia (Tessuto) Victor Cohen, Ambre Fortunel, Pauline Bergogne, Eléonore Le Nezet (Mobili) Asher Kearney Lunch (Vestiti) L'INSA e Djevalyne Elfassi, Zaccharie Panaud, Anqi Chen (Macchina da caffè) Charlotte Kouadio, Laura Peruggia, Camille Fages, Sarah Toumi (Carta da parati) - Fonts laser François Chastanet) e le studentesse Noelie Dayma, Elisa Garzelli.
Conferenza **: in presenza degli studenti dell'Institut supérieur des arts et du design de Toulouse e su invito di Aurélie Voltz e Alexandre Quoi con Ruedi Baur e Imke Plinta.

Comissaire d'exposition Imke Plinta
Dans le cadre de l'exposition Déjà Vue
Lieu Musée MaMc + Saint Etienne
Dates Janvier à Août 2021

Il concetto di Existenzminimum ("minimo vitale", in francese) è nato al Secondo Congresso Internazionale di Architettura Moderna (Francoforte sul Meno, 1929).
Difende l'idea di un minimo accettabile per tutti in una data società. Questo minimo è caratterizzato da una superficie abitabile per tutti, una densità massima di popolazione, l'accesso all'aria fresca, agli spazi verdi, ai trasporti e a vari servizi come scuole, negozi, ecc. Questo standard di vita minimo si ottiene attraverso un'organizzazione razionale del lavoro nella società, con conseguente trickle-down dei salari e del consumo. Questa teoria porta ad una struttura di società produttivista.
L'Existenzmaximum riecheggia una società trasformata in una varietà frammentata di mercati, rendendo l'individuo un consumatore di massa. Segnato dall'iper-industrializzazione, dall'onnipresenza dell'oggetto, dalla globalizzazione e dalle tecnologie avanzate, il consumatore è allora perpetuamente stimolato
dal bisogno, o desiderio, di consumare.
L'attualità legata alla pandemia ha provocato una messa in discussione politica, sociale ed ecologica di queste due logiche della società. Per risolvere questa crisi si aprono due strade possibili: la continuazione di questi stili di vita esacerbati o la loro profonda messa in discussione stabilendo nuovi modelli di società. Questi due percorsi mettono anche in discussione le condizioni di abitabilità dei nostri territori. Le tensioni sociali nelle nostre società sono in aumento e ci ricordano che i nostri diritti più fondamentali sono fragili mentre, allo stesso tempo, i nostri habitat sono minacciati dall'esaurimento delle risorse della Terra.